BREVE STORIA DELLA FAMIGLIA SCLOPIS

 

Il palazzo del comune di Brosso si trova in piazza Sclopis, a dimostrazione di come la storia di questa famiglia sia indissolubilmente  legata alle vicende di questa localita'.
Per conoscere la storia, bisogna tornare indietro fino al 1765 quando a Brosso nasce una fabbrica per il trattamento della pirite che produce solfato di ferro.
Circa 45 anni dopo, a Torino, fu fondata una fabbrica per la produzione dell’acido solforico, destinata a divenire la piu' importante d'Italia nel settore.  Nato a Giaveno nel 1766  Vittorio Felice Sclopis fu  il primo ad avviare l’attività industriale della famiglia, entrando prima come dipendente e poi come socio nella fabbrica che diventera' la Sclopis e C.
La fabbrica produceva prodotti chimici destinati alla concimazione dei  terreni. Vittorio Felice Sclopis acquistava dalle miniere di Brosso alcuni dei componenti necessari per la lavorazione dei prodotti, come la pirite e il rame.  Dopo la sua morte i tre figli, Giuseppe, Ignazio e Camillo, diventarono proprietari  delle miniere di Brosso. L'attivita' si rivelo' fiorente anche grazie alla scoperta nel 1885 della tecnologia che permetteva la produzione dell'acido solforico con l'impiego della pirite. 
Vittorio Sclopis, figlio di Giuseppe, diventa nel 1887 unico proprietario delle miniere, durante la fase di modernizzazione degli impianti con l’introduzione nuove tecnologie tra cui le teleferiche.  L'estrazione ebbe una nuova spinta con l'inizio della prima guerra mondiale, poiche' l'acido veniva utilizzato per la produzione degli esplosivi. Ma dopo la guerra inizia il declino dell’azienda, dopo una serie di scioperi,  si conclude nel 1931, con il passaggio delle miniere alla societa' Montecatini, che le condusse fino alla definitiva chiusura.

 

                     Antica mappa concessione Sclopis