L'Amiantifera di

                          Natura e utilizzazione dell'amianto

                                                                                                               Di Mario Caiolo

Con il termine amianto si definisce un gruppo di minerali che presentano la proprietà di sfaldarsi quasi all'infinito, producendo fibre elastiche e molto resistenti all'usura. Si consideri che in una sezione di 1 mm di diametro si contano al microscopio circa 26 capelli, 150 fibre di vetro, 10-50.000 fibre di amianto.Questo esiste allo stato naturale sotto forma di giacimenti situati principalmente in Canada, nell'Africa del sud, nell'ex U.R.S.S. ed in Italia. Per la precisione si deve ricordare che il termine amianto si applica alle fibre bianche e brillanti mentre per le fibre leggermente colorate per la presenza di alluminio o di ossido di ferro bisognerebbe più correttamente parlare di asbesto anche se i due vocaboli vengono usati come sinonimi. Nel gruppo dell'amianto si possono distinguere sei specie minerali di silicati fibrosi la cui struttura chimica e fisica non è uniforme, ma presentano tutti la proprietà di rompersi in fibre, data la loro struttura cristallina in cui le unità sono fortemente legate in una direzione privilegiata.Tali specie sono divise in due grandi gruppi ; minerali del serpentino e minerali di anfibolo . Il serpentino che è un composto di silice e magnesio, contenuto nelle rocce metamorfiche fornisce il crisotilo o amianto bianco fino, flessibile, resistente alle alte temperature e può essere filato o intrecciato.

La struttura chimica del crisotilo è quella di un silicato di magnesio idrato contenente tracce non trascurabili di metalli ( nickel, cromo, cobalto, manganese) la cui concentrazione varia secondo l'origine geologica del minerale. I minerali di anfibolo sono silicati complessi di ferro, magnesio e calcio (il magnesio predomina sempre sul calcio). Essi sono distinguibili in minerali del sistema monoclino e minerali del sistema rombico. Nel primo gruppo si trovano la crocidolite, l'amosite, la tremolite e l'actinolite. 

CRISOTILO - CAVE DI SAN VITTORE

La caratteristica specifica della crocidolite e dell'amosite è la loro resistenza agli acidi. Per il loro basso peso specifico allo stato nativo, esse sono particolarmente idonee ad essere utilizzate nei materiali per l'isolamento tecnico. Del secondo gruppo fanno parte le antofilliti, impiegate soprattutto in Finlandia, loro paese d'origine. Comunque i tipi di amianto più importanti dal punto di vista tecnico sono il crisotilo, l'amosite e l'antofillite che rappresentano rispettivamente il 95%-1,4-3,2% e 0,2% dell'amianto totale estratto nel mondo. L'utilizzazione dell'una o dell'altra delle differenti specie di amianto è condizionata dalle specifiche proprietà fisiche, chimiche e meccaniche.Quelle fisiche e chimiche più interessanti sono: incombustibilità, resistenza alle alte temperature, alle sostanze chimiche aggressive, ai microorganismi, all'energia elettrica e all'usura meccanica. Esse sono in rapporto alla composizione che varia da una roccia all'altra per quanto concerne la natura dei metalli fissati sulla struttura silicea comune. Le proprietà meccaniche derivano dalle dimensioni della superficie e dalla struttura della fibra. L'elasticità e la resistenza alla trazione sono indipendenti dalla finezza della fibra.   La resistenza alla trazione della crocidolite è superiore a quella del crisotilo e molto superiore a quella dell'amosite. Il crisotilo e l'amosite hanno una resistenza alla flessione più o meno uguale, mentre quella della crocidolite è superiore. L'amianto viene estratto aggregato ad altri minerali mediante coltivazione a cielo aperto o in sotterraneo. Ne vengono estratte oltre 5 milioni di tonnellate all'anno di cui il 2% circa è utilizzabile per la filatura. L'impiego dell'amianto come fibra tessile è certamente l'utilizzazione più antica.Solo con l'invenzione della gomma- amianto e del cemento-amianto, alla fine del XIX secolo si sviluppò l'impiego delle fibre corte. L'amianto subisce un primo trattamento in miniera: separazione dell'amianto dalla roccia che lo racchiude mediante selezione manuale (amianto grezzo) o mediante frantumazione, essiccazione, setacciatura, classificazione pneumatica, dissociazione parziale (apertura o messa in fibra dei fasci di fibre di amianto nella macina) o amianto macinato, accurata rimozione della polvere della roccia e di altre impurità, classificazione dell'amianto in base alla lunghezza delle fibre e al grado di apertura raggiunto. Nell'industria di trasformazione l'amianto subisce una ulteriore lavorazione (trattamento secondario), passando attraverso le seguenti fasi: aerazione dell'amianto compresso nell'imballaggio e nel trasporto; apertura, cioè messa in fibra dell'amianto, mantenendo il più possibile la lunghezza delle fibre e se necessario pulitura e classificazione, cioè rimozione della farina di amianto e rimozione della polvere di talco dalla superficie.

Balangeroite  (cava S.Vittore)
Nonostante la somiglianza con gli amianti, il legame atomico e la composizione sono diversi.

 

Questi procedimenti di separazione variano a seconda del tipo di industria che procederà alla successiva lavorazione. Per la produzione di filato di amianto la fibra può essere cardata.Si ritiene che l'amianto sia stato usato da sempre, 2.500 anni fa veniva impiegato in Finlandia per rinforzare i vasi d'argilla usati sul fuoco, anche gli antichi greci lo hanno utilizzato, mentre Plinio il Vecchio ne ricorda le difficoltà della lavorazione e Marco Polo menziona che i tartari lavoravano indumenti incombustibili. Verso il 1880 inizia il vero sfruttamento dei grandi giacimenti russi e canadesi. Dopo il secondo conflitto mondiale l'industria dell'amianto è aumentata con una produzione mille volte superiore agli anni precedenti e gli impieghi industriali sono molti.La maggior parte del minerale estratto è destinato a produrre cemento-amianto e il procedimento è basato sulla reciproca affinità dell'amianto e del cemento in presenza d'acqua ottenendo così elementi che trovano applicazioni in coperture, rivestimenti, lastre di supporto per tegole, prodotti stampati come strutture decorative per facciate .Mediante aggiunta di cariche si possono conferire ai prodotti base qualità supplementari; cellulosa ( elementi leggeri per tramezzi, soffitti e sottotetti ), silice e rivestimento minerale colorato (colore e durezza per elementi di facciata ), silice e cariche refrattarie ( norme di sicurezza antincendio). I tubi e le canalizzazioni rappresentano uno degli sbocchi maggiori del cemento-amianto, specialmente nel settore edilizio. Nell'industria navale l'amianto è usato per l'isolamento termico e sonoro dei motori, delle differenti strutture delle navi e per i compartimenti a tenuta ignea sotto forma di pannelli. Anche nell'industria dell'auto si usa amianto come elemento base per i rivestimenti delle frizioni, per i ferodi dei freni, per i cuscinetti dei freni a disco, per guarnizioni e isolanti nei vari circuiti. Nelle industrie delle materie plastiche si usa come carica per conferire al prodotto finito qualità particolari (aumento della resistenza, della durata e dell'invecchiamento). Nella fabbricazione di guanti e guarnizioni in cui sono presenti sostanze molto corrosive o gas è largamente impiegata la crocidolite per le sue elevate caratteristiche tecniche. Dall'inizio del 1995 l'amianto non può più essere estratto, lavorato e usato nella comunità europea a causa della sua accertata ( solo in parte ) azione cancerogena. Al suo posto si stanno utilizzando fibre alternative, molte sono sintetiche , ma si è ancora lontani dall'avere ottenuto prodotti che abbiano le stesse caratteristiche e la stessa economia dell'amianto, inoltre non si conosce ancora la pericolosità di questi prodotti chimici. Ritornando alle fibre di amianto non si può tralasciare il metodo di classificazione e valutazione commerciale usato ancora in quelle nazioni dove si continua l'estrazione e l'uso di questo prodotto. Fino al 1971 ogni produttore usava graduare le fibre in base ai propri standard .Ciò creava una grande confusione sul mercato, soprattutto perché miniere diverse impiega-vano denominazioni simili per tipi non corrispondenti in qualità e valore. In tale anno i produttori canadesi, che hanno sempre regolato il mercato mondiale dell'amianto, giunsero ad un accordo per una classificazione uniforme delle fibre mediante il Quebec Standard Test.Questo metodo, che classifica i vari tipi di amianto secondo la lunghezza delle fibre, consiste nel setacciare meccanicamente una certa quantità di fibre. La macchina è costituita da una serie di 4 cassette di legno lunghe ciascuna 24,5 pollici (662 mm), larghe 14 pollici (374 mm), profonde 3,5 pollici (89 mm) . Esse vengono poste una sull'altra e sono numerate dall'alto verso il basso con le cifre 1-2-3-4; le prime tre cassette hanno fondo a setaccio mentre l'ultima ha fondo pieno .Le maglie dei setacci sono sempre più fitte passando dalla cassetta n.1 alla n.3, le cassette poggiano su una tavola alla quale un eccentrico conferisce un movimento orizzontale a scosse. Nella cassetta n.1 vengono poste 16 once (453 grammi ) di amianto , la si copre e si avvia la macchina, quindi si pesa il materiale depositatosi in ogni cassetta; ovviamente nella prima cassetta, che ha maglie del setaccio più larghe, si depositeranno le fibre più lunghe e più pregiate. Con questo sistema vengono individuate 5 categorie di amianto in base a tabelle riportanti le percentuali di deposito in ogni cassetta. Le 5 categorie (da 3 a 7) sono dette di amianto aperto, cioè materiale greggio che può essere separato a mano, e quindi a fibra più lunga dell'amianto aperto. Queste due qualità sono le più pregiate ma di scarsa importanza economica data la quantità minima esistente in natura. Esistono poi altri tipi di amianto ( categorie 7-9) che vengono classificati in base al peso di un piede cubo ( se il peso è circa di 75 libbre per piede cubo si parla di sabbia, se è superiore si parla di sabbia e cascami ). Esaminiamo in dettaglio le classi delle fibre. Categoria n. 1-2 : si tratta di fibre di lunghezza non inferiore a ¾ di pollice n.1 e fra 3/8 -3/4 n.2 che devono avere una buona resistenza alla trazione. Fibre adatte per usi tessili.Categoria n.3:fibra tessile o prima classe dell'amianto lavorato e comprende ancora fibre lunghe per la filatura e tessitura.Categoria n.4: fibre da cemento-amianto. Comprende le fibre che in generale hanno la maggiore varietà di impieghi, oltre alla fabbricazione di tegole e tubi in cemento-amianto, esse servono per pannelli divisori, cartonaggi e carte. Categoria n.5: fibre lunghe da cartone.Esse vengono usate per la fabbricazione di carta e cartone, ferodi per freni e frizioni. In pratica hanno gli stessi impieghi delle fibre della classe precedente con le quali sono spesso mescolate.Categoria n.6: stucco. In conseguenza della scoperta di nuove applicazioni, anche queste fibre corte sono impiegate industrialmente sia mescolate con altre fibre sia da sole per carta e cartoni o come additivi per vernici, catrami e mastici.Categoria n.7: scarti. La denominazione di scarti deriva dal fatto che un tempo queste fibre non venivano prodotte per mancanza di mercato. Ancora oggi non tutte le miniere le utilizzano perché il basso prezzo del prodotto può renderne antieconomica la produzione .Si tratta di fibre cortissime, al di sotto di 1 mm,e di polveri impiegate per rivestimenti di tetti e terrazze, piastrelle per pavimenti e vernici. Categoria n. 8-9: sabbie. Si tratta di sabbie e pietrischi usati per pavimentazioni , mattonelle, massicciate ferroviarie. Si deve aggiungere che ciascuna delle precedenti classi si divide a sua volta in diversi gradi indicati dalle lettere dell'alfabeto che vengono individuati sempre mediante il Quebec Standard Test . La classificazione canadese si è ormai imposta in quasi tutto il mondo ma ciò non toglie che esistano altre classificazioni commerciali ad esempio in Sud Africa ,Zimbabwe o ex U.R.S.S. che si basano sulle diverse lunghezze delle fibre. La classificazione canadese è valida solo per il crisotilo e ogni miniera può preparare speciali miscele di fibre per rendere il prodotto adatto a specifici impieghi industriali. Esistono parecchi controlli di qualità più specifici del precedente per determinare le caratteristiche dei vari tipi di amianto. Molte miniere sono dotate di laboratori di analisi dove viene costantemente controllata la qualità delle fibre.

 

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